FONTANIVA
FONTANIVA
Duomo di S.Maria e Beato Bertrando

Il Duomo di Fontaniva, dedicato a Santa Maria ed al suo patrono Beato Bertrando, sorge al centro del paese, nel luogo probabilmente occupato nell’anno Mille dalla chiesetta campestre intitolata a Santa Maria.

Il  primo edificio di culto del paese era una cappella ricavata all’interno del Castello dei Signori feudali Da Fontaniva, distrutto dai Padovani nel 1228. La cappella medievale si ritiene fosse situata dove ora è posta l’entrata nord est del Duomo.

Nel 1524 fu edificata una prima chiesa  a navata unica sopra i resti della cappella che assunse la funzione di coro del nuovo edificio.

La struttura della chiesa ha subito una serie di rifacimenti nel corso dei secoli, fino all’ultimo eseguito nella seconda metà del XIX secolo, periodo al quale risalgono le due navate laterali realizzate nel 1863 e la facciata in stile classico eseguita dal 1893 al 1898.

I numerosi ampliamenti occorsi alla chiesa dal Cinquecento all’Ottocento, furono necessari  per  venire incontro alla costante crescita della popolazione.

A fianco del Duomo si innalza un elevato campanile sormontato da una croce con l’effigie del Beato Bertrando ed una statua,  sempre a lui dedicata, eseguita nel 1983.

 

CHIESA

All’interno della Chiesa sono collocati cinque altari, il primo dei quali a destra contiene le spoglie del Beato Bertrando, mentre in una cappellina feriale è ancora custodita l’arca marmorea adoperata come primo sepolcro del Beato, ora utilizzata come altare.

Numerosi affreschi e tele, opere di pittori molto noti, ornano l’interno del Duomo. Il pittore friulano Rocco Pittaco (1822-1898), attivo nella seconda metà dell’Ottocento, ha realizzato: il grande affresco dell’Ascensione di Maria al cielo sul soffitto della navata centrale, gli otto tondi monocromi con la storia del Beato Bertrando sulle pareti nord e sud della navata centrale, i padri della chiesa occidentale e orientale sul soffitto delle navate nord e sud e i quattro Evangelisti nelle lunette della navata centrale.

Fra i dipinti di maggior pregio troviamo una tela con l’Ultima Cena attribuita a Jacopo Negretti detto Palma il Giovane (1549-1628) e una Trinità della bottega di Jacopo Da Ponte (1515 circa- 1592).

Due tele importanti sono collocate nelle navate laterali: una raffigurante la sentenza di Pilato è firmata da Giobatta Maganza ( il Giovane, 1577-1617) mentre l’altra, assegnata alla sua scuola, riproduce la leggenda della Veronica. Entrambe le tele facevano parte di una serie completa delle stazioni della “Via Crucis”.

Va, infine, menzionata la Madonna in preghiera, realizzata su tavola lignea da Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato ( 1609 – 1685).

L’altare maggiore, in fine marmo di Carrara, opera del tagliapietre Santo Trognion Altavista di Venezia, fu ordinato nel 1755. Sono inoltre da ammirare l’altare della Madonna e l’altare del Beato Bertrando di elegante fattura, e i preziosi marmi a sinistra e a destra dell’altare maggiore. Di particolare interesse sono anche due organi funzionanti, di cui quello a ovest, sopra l’entrata principale, è un pregiato strumento costruito dal famoso organaro Gio-Battista De Lorenzi nel 1856, restaurato l’ultima volta nel 1993. Nella Sacrestia sono da segnalare pregevoli armadi fatti costruire nel 1715. Fra gli eventi da ricordare: la prima traslazione del presunto corpo di Bertrando Pellegrino nel 1423 e le celebrazioni dei giubilei del Beato nel 1921 e nel 2021.

(01/03=2022 Ugo Silvello)

CAMPANILE

Il campanile alto 54 metri (il più elevato di tutta l’Alta Padovana) è stato ritenuto da molti storici una soprelevazione dell’antica torre del castello distrutto dai Padovani nel 1228 ma oggi si considera più probabile l’ipotesi della sua costruzione sul sito della torre originaria.

Numerosi sono stati gli interventi effettuati su questa torre campanaria, che potrebbe aver raggiunto l’attuale altezza nel 1643 quando venne edificata la nuova chiesa. Per capire l’evoluzione di questa struttura occorre osservare con attenzione la successione delle varie nicchie con archetti, dove in passato erano alloggiate le campane.

Il 6 novembre 1796, si narra che Napoleone Bonaparte durante la battaglia delle Nove e Fontaniva sia salito sul campanile per seguire le varie fasi degli scontri con gli Austriaci; dell’avvenimento fu testimone l’abate Giuseppe Dal Pian a cui dedicò il poema “ La battaglia delle Nove”.

Nel 1866, durante la terza guerra di Indipendenza, gli Austriaci in ritirata, spararono due cannonate che colpirono i fianchi del campanile, senza però provocare danni alla stabilità. A metà altezza del campanile si possono notare le pietre bianche calcaree usate per la riparazione.

Dopo la seconda guerra mondiale, il professor Giovanni Boaga, a capo dell’IGM (Istituto Geografico Militare), inventore della proiezione cartografica Gauss-Boaga, venne a Fontaniva per la sua amicizia col parroco don Pietro Nichele e, vista l’imponenza del campanile, ritenne essenziale determinare matematicamente le sue coordinate trigonometriche, facendolo divenire un riferimento fondamentale per le carte militari dell’IGM.

(01/03/2022 Ugo Silvello)

BEATO BERTANDO

Il Beato Bertrando, chiamato dai Fontanivesi “il Beato”, visse tra la seconda metà del 1100 e l’inizio del secolo successivo. Le prime notizie sulla sua vita, ci sono state tramandate dal cronista padovano Giovanni Da Nono (1280-1344): “ ..il nipote di Guglielmo d’Orange Bertrando, giunse per caso fortuito, pellegrino a Fontaniva, nella casa di questi valvassori, e dopo essere stato ospitato nella dimora di questi Signori,…..”.

Durante il soggiorno, Bertrando ebbe modo di fare conoscere agli abitanti del territorio le sue numerose virtù come l’umiltà, la carità, la povertà, l’amore per la pace e la concordia.

Dopo un breve periodo riprese il pellegrinaggio verso Roma, ma arrivato alla Chiesa di San Donato presso Cittadella, avvertì un malessere e si sdraiò sul sagrato sopra un sasso. Un abate lo confessò e, dopo essersi fatto rivelare il suo nome e la sua provenienza, lo fece riportare a Fontaniva dove trascorso poco tempo morì.

Appena si diffuse la notizia della sua morte, avvenuta secondo la tradizione nel 1221, iniziò una contesa con i signori di Meianiga, i quali rivendicarono il possesso della salma.

Gli abitanti di Fontaniva insorsero contro questa pretesa, e il corpo fu sepolto nel cimitero presso la chiesetta S. Maria e S Jacopo, all’interno del castello feudale.

Da allora iniziò una sentita venerazione del pellegrino Bertrando che senza interruzione continua fino ad ora, tanto che in passato i Fontanivesi erano soprannominati “Bartandi” per l’elevato numero di battezzati che portavano il nome del Beato.

La chiesa di Fontaniva fu a Lui dedicata nel 1262, solo dopo  quarant’anni dalla sua morte e il suo culto, sospeso nel Seicento in ottemperanza alle regole emanate dal Concilio di Trento sull’autenticità e il culto delle reliquie, fu poi reintegrato per le forti pressioni dei Fontanivesi sotto pena di scomunica per chi negasse la beatitudine.

Le sue ossa, prima sepolte nel cimitero, furono traslate in chiesa nel 1423 entro una cassa di legno, racchiusa in un sarcofago di pietra, tuttora custodito in una cappella e utilizzato come altare.

Ancora oggi a ricordo delle traslazioni del corpo del Beato, si organizzano a Fontaniva due sagre annuali, la prima domenica di marzo e la terza domenica di ottobre, come segno di venerazione e riconoscenza per le opere benefiche da Lui compiute nel paese.

(01/03/2022 Ugo Silvello)

INFO ITINERARIO
- Numeri utili

  NUMERI UTILI

 

  • Servizio di Whatsapp del Comune di Fontaniva 329 279 4487
  • Fontaniva Ascolta 329 279 4478
    Sportello telefonico d’ascolto rivolto  ai fontanivesi:
    Lunedì – Venerdì
    Mattina ore 9,00 – 12,00
    Pomeriggio ore 16,00 – 19,00
  • Assistente sociale 049 5949970
  • Sede  PROTEZIONE CIVILE di Fontaniva 049 5941787
  • Biblioteca 049 5949950

 

  • Centralino – Ufficio Protocollo          049 5949999 – 59499
  • Segretario Comunale 049 5949906
  • Anagrafe stato civile 049 5949908
  • Segreteria 049 5949902 – 5949903
  • Servizi sociali 049 5949953
  • Tributi 049 5949909
  • Cultura sport e sociale 049 5949953
  • Ufficio economato 049 5949904
  • Territorio- Patrimonio disponibile    049 5949923 – 5949925
  • Lavori pubblici – Manutenzioni- Patrimionio indisponibile- Demanio  049 5949945 –  5949971
  • Polizia locale-Commercio 049 5949930
  • Ragioneria 049 5949904 – 5949905
  • Impianti di illuminazione pubblica Numero verde 800 382960
  • Etra 800 247842