Padre Odone Nicolini nacque il 6 agosto del 1903 a Pieve di Bono, in Provincia di Trento, allora territorio austriaco.
Svolto il servizio militare negli anni 1923-24 a Vercelli, rientrò a Pilzone sul lago d’Iseo dove il padre si era trasferito per condurre una fornace per laterizi. Il padre morì di lì a poco nel 1927 e così il giovanissimo Odone dovette assumere la responsabilità amministrativa e commerciale dell’attività familiare. Ma presto sopraggiunse un altro lutto, nel 1931 perse anche l’ amata madre.
Questo evento segnò la vita del giovane Odone che abbandonò l’attività ed ogni bene al fratello e decise di entrare in seminario a Brescia. Iniziati gli studi fece richiesta di essere assegnato ad una congregazione infermieristica e così si incardina nei Padri Camilleri di Rossano Veneto in provincia di Treviso. Qui il il 5 luglio del 1942 prese i voti e dopo pochi giorni celebrò la prima messa a Pieve di Bono, sua località natale.
Dopo l’8 settembre del 1943 e la nascita della Repubblica di Salò iniziarono gli scontri tra i partigiani e le truppe tedesche.
Quel periodo vide Padre Odone protagonista: pacificò la sommossa di Rossano Veneto ( 13-14 settembre 1943), organizzò decine di scambi di prigioneri, entrava nelle celle delle carceri di Bassano, Asolo, Padova, Vicenza, Piazzola per portare conforto e messaggi ed inoltre affrontava i graduati tedeschi per cercare di mitigare i provvedimenti presi nei confronti di partigiani e della popolazione del territorio.
Due sono gli episodi che gli valsero a ricevere la cittadinanza onoraria dei comuni di Bassano del Grappa e di Cittadella.
Durante l’attacco al Monte Grappa nel settembre del 1944 era vicino ” ai so tosi” a Campo Croce e il 26 settembre, a Bassano, sfidando le autorità tedesche, salì sul camion che portava i 31 partigiani all’impiccagione dando loro conforto e l’assoluzione sacramentale.
L’altro episodio si svolse a Cittadella durante la ritirata tedesca.
Il 28 aprile 1945 Padre Odone partecipa con altri alle trattative a Porta Padova affinchè la colonna tedesca prosegua la ritirata e non si stabilisca all’interno delle mura. In questo modo si evitò un conflitto con i partigiani asseragliati dentro la cittadina.
Nell’aprile del 1950 partecipò alla posa della prima pietra dell’Asilo d’Infanzia.
Il 28 luglio 1950 il Presidente della Repubblica italiana Luigi Einaudi concesse a Don Odone la Medaglia d’argento al Valor Militare.
Il 13 marzo 1952 il religioso si stabilì a Fontaniva sempre ospitato da alcune famiglie e coadiuvò l’arciprete don Nichele nella conduzione del Duomo.
La morte lo colse il 2 luglio 1976 dopo una lunga malattia.
Nel settembre del 2011, a suo ricordo, venne posta nell’ingresso della nuova residenza una sua effigie bronzea commissionata dal sig. Luigino Ciprian allo scultore Oscar Boscolo di San Giorgio in Bosco vicino ad una teca con il cappio di un martire partigiano morto a Bassano il 26 settembre 1944.
Così Padre Odone Nicolini sarà sempre ricordato assieme ai ” so tosi”.
(01/03/2022 Guerrino Citton)