La piccola sala dell’Oratorio presenta un altare su cui è posta un’edicola formata da colonnine e timpano semicircolare. La statua della Madonna collocata sull’altare, nasconde in parte l’antichissimo affresco sul muro di fondo riproducente la Madonna delle Grazie seduta in trono con Gesù Bambino, fra i Santi Sebastiano e Rocco.
La Vergine sorregge con la mano sinistra una mela che viene osservata con attenzione dal Bambino, raffigurato nudo in piedi sulle sue gambe. San Sebastiano sulla sinistra, ha il corpo trafitto dalle frecce, mentre San Rocco a destra col bastone del pellegrino, fa vedere la piaga della peste sulla gamba.
Nella parte inferiore del dipinto è presente la scritta “Questa opera a fatta fare S Tonio e i fra dei Tonioli 1444 adì II marzo”. Il nome “S Tonio” presente nell’iscrizione, si riferisce ad Antonio Ovetari, la cui famiglia possedeva nel ‘400 diverse proprietà a Cittadella e a San Giorgio in Brenta, fra cui l’Oratorio in oggetto, passato successivamente alla famiglia Borromeo nel 1512.
Antonio Ovetari è lo stesso che dispose nel testamento di affrescare la cappella di famiglia presso la Chiesa degli Eremitani di Sant’ Agostino a Padova e l’incarico fu dato a quattro pittori fra cui Andrea Mantegna, nato ad Isola di Carturo, distante solo pochi chilometri dall’Oratorio. Si può quindi ipotizzare che la famiglia Ovetari avesse in precedenza commissionato all’artista, all’epoca tredicenne, la decorazione dell’Oratorio di Santa Maria delle Grazie. Le imprecisioni nelle proporzioni dei corpi dei personaggi rappresentati sull’affresco, rivelano un autore ancora giovane e non pienamente formato, anche se si notano alcuni particolari precisi e raffinati tipici dell’arte classica soprattutto nell’esecuzione del trono.
Ai lati dell’altare si trovano due affreschi, opera di autore ignoto, eseguiti nella seconda metà del XVII secolo. A sinistra, è dipinto S. Carlo Borromeo in preghiera, mentre a destra si può osservare una raffigurazione di Sant’Antonio col Bambino Gesù. Alla base dell’altare, all’interno di un ovale di stile barocco, si osserva la figura di San Pietro che tiene in mano le chiavi della Chiesa.