La costruzione di una ferrovia tra Padova e Piazzola sul Brenta, con stazione anche a Limena, si deve al conte Paolo Camerini.
La ferrovia fu costruita dalla ditta Aurelio Gallegari di Parma e inaugurata il 2 aprile 1911.
Durante la Prima guerra mondiale la linea, situata nelle retrovie, fu impiegata per il trasporto dei militari in riposo e delle merci per i fronti del Grappa e degli altipiani di Asiago.
Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale il personale della ferrovia fu militarizzato, e la ferrovia subì pesanti danni.
Terminata la guerra la linea fu ricostruita, ma la diffusione dei trasporti su gomma e il fatto che la ferrovia fosse in sede promiscua, attraversando l’abitato di Limena, portarono dal 1951 a sostituire parte delle corse ferroviarie con autobus.
Nel 1958 il Ministero dei Trasporti decretò la trasformazione della ferrovia in autolinea, attuata dall’ 1 gennaio1959.
Soprattutto negli anni ’50 divenne insostenibile l’uso promiscuo della percorrenza ferroviaria e della strada statale 47 (Valsugana), quando gli incidenti si fecero sempre più numerosi. Una sera, ad esempio, fu evitato per miracolo uno scontro tra un camion e il treno proprio in centro a Limena, e dalla piazza si alzarono “grida ostili e insensate contro il treno”.
Ma i limenesi di una certa età sanno di numerosi altri incidenti, anche di persone finite sotto il treno.
(da M. Santinello, La ferrovia Padova-Piazzola-Carmignano, 1980)