Verso la fine del settecento i Coletti cedono il terreno dove sorgerà la villa ai Suppiej, famiglia di origine cadorina che aveva fatto la fortuna presso la Repubblica di Venezia con il commercio di legname necessario alla costruzione delle navi per la flotta militare e commerciale della serenissima.

La villa che era al centro di un’ ampia tenuta agricola ha come annesso gli alloggi per il fattore, stalle, scuderie, barchesse e una doppia entrata vigilata da statue poggianti sui pilastri che sorreggono le cancellate.

Il disegno della villa è da ascrivere alla scuola ingegneristica padovana del settecento soprattutto per l’originale sottotetto che si conclude con una copertura a schema a croce che dà a tutto il complesso maggiore elevazione e conclude armonicamente la facciata già ricca di aperture finestrate e di poggioli.