La fonte storica più precisa sulla sede municipale di Badia Polesine è senza dubbio il famoso libro completato nel 1629: “ISTORIA DELLE ORIGINI E CONDIZIONI DE’ LUOGHI PRINCIPALI DEL POLESINE DI ROVIGO DI GIANGIROLAMO BRONZIERO”.
Nelle ultime due pagine l’autore riporta: “L’anno 1576, la notte di Natale arse il Palagio Pretorio vecchio, ed in quell’incendio restarono distrutte le scritture, e memorie antiche della Terra conservate dai nostri maggiori sino a quel tempo, e con tale occasione fu dato principio alla Fabbrica del Palagio nuovo, ove ora abitano li Rettori. L’anno 1595 fu edificata in piazza la Torre per la Campana del Consiglio, e del Orologio comune, il quale era stato levato dal Monasterio della Vangadizza l’anno 1532, esposto nella facciata della Chiesa di S. Giov. Battista”.
Nel tempo e con successivi ampliamenti il corpo principale la sede municipale ha assunto la struttura attuale ammodernata durante un lungo intervento durato fra il 1984 e il 1989. La pregevole sala consiliare ha il soffitto dipinto nel 1909 dal pittore badiese Azzo Amedeo Bianchi (Badia Polesine 1882 – Venezia 1949).